Il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale di cui all'art. 270-bis c.p. è configurabile anche quando la cellula terroristica presente sul territorio nazionale svolga compiti di mero supporto logistico e finanziario all'organizzazione terroristica operante all'estero, senza che sia necessario il compimento di atti preparatori o esecutivi di attentati sul territorio nazionale. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che l'attività della cellula si ponga come segmento dell'associazione terroristica estera, attraverso la realizzazione di condotte di finanziamento, reclutamento, addestramento o altro sostegno materiale o morale. Non è necessario che gli aderenti alla cellula italiana abbiano personalmente progettato o tentato di realizzare attentati, essendo il reato di pericolo presunto, che si consuma con la sola adesione all'associazione terroristica e lo svolgimento di attività di supporto, a prescindere dall'effettiva realizzazione di atti di terrorismo. Inoltre, l'adesione ideologica a dottrine estremiste o radicali, anche se ispirate alla jihad, non è di per sé sufficiente a integrare il reato, essendo necessario che tale adesione si traduca in condotte concrete di partecipazione, finanziamento o altro sostegno all'associazione terroristica. Infine, il reato può essere configurato anche quando l'attività di supporto si limiti all'invio di modeste somme di denaro a singoli soggetti, purché finalizzate al sostentamento dell'organizzazione terroristica e al perseguimento dei suoi scopi.