Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36014 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36014PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente circostanze di fatto in atti di indagine preliminare, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla sussistenza di un interesse specifico alla falsificazione o dal fine perseguito. La materialità del fatto-reato è integrata dall'accertata divergenza tra la realtà documentale e la rappresentazione fattuale contenuta negli atti, senza che assumano rilievo le motivazioni soggettive dell'agente o l'assenza di un concreto pregiudizio derivante dalla condotta mendace. La valutazione della credibilità dei testimoni e della complessiva attendibilità del quadro probatorio rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui giudizio è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato e immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

25.10.2007 SA. Ca., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo del 9 maggio 2007.

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. Carmine Stabile, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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