Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42945 del 7 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42945PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, fondato sulla serialità delle condotte illecite e sull'esistenza di precedenti penali specifici, può giustificare l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, qualora risulti dimostrata l'incapacità del soggetto di adeguarsi spontaneamente alle regole, rendendo inidonee misure cautelari meno gravose. In tali casi, il giudice è legittimato a ritenere che la sola custodia cautelare in carcere sia idonea a scongiurare il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, in assenza di alternative meno afflittive ritenute adeguate. La valutazione del giudice deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto rilevanti, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 274 c.p.p. per l'applicazione della misura più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2790/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 26/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Volpe G., per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 26 aprile 2012, il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame, confermava l'ordinanza de…

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