Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 680 del 2017

ECLI:IT:TARRC:2017:680SENT

Massima

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Il Comune non può adottare provvedimenti sanzionatori, come l'ingiunzione di demolizione, prima di aver definito con pronuncia espressa e motivata il procedimento di sanatoria edilizio avviato dal privato, in quanto in caso di eventuale accoglimento della domanda di sanatoria la demolizione risulterebbe illegittima e vanificherebbe l'effetto ripristinatorio dell'opera. Pertanto, una volta presentata l'istanza di concessione in sanatoria o di condono edilizio, in assenza di preventiva determinazione su quest'ultima ed in pendenza del relativo procedimento, è illegittima l'adozione di un provvedimento sanzionatorio repressivo, essendo l'Autorità urbanistica venuta meno all'obbligo di determinarsi sull'istanza medesima prima di procedere all'irrogazione delle sanzioni definitive. Ciò al fine di evitare che, portata ad esecuzione l'ingiunzione a demolire o a ridurre in pristino stato, risulti vanificato un eventuale provvedimento di accoglimento dell'istanza di concessione in sanatoria per la conseguente impossibilità di restituire alla legalità un'opera non più esistente. Inoltre, in tali casi, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio lede il legittimo affidamento del privato, il quale ha diritto di partecipare al procedimento anche al fine di esperire adeguati mezzi di difesa, in particolare quando l'immobile sia stato acquistato in base ad un titolo edilizio apparentemente legittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2017

N. 00680/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00555/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 555 del 2016, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis))' in Reggio Calabria, via Pio XI, 146;

contro

il Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))', domiciliato ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.A.R. in Reggio Calabria, viale Amendola, 8/B;

per l'annullamento

-dell’ingiunzione a demolire n. 7 del 29 aprile 2016 e di ripristino dello stato dei luoghi

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