Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1761 del 2017

ECLI:IT:TARCZ:2017:1761SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'autorizzazione di somministrazione di alimenti e bevande, adottato dal Sindaco su sollecitazione della Prefettura ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D.P.R. 616/1977, è legittimo quando, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi indiziari, emerga il "più probabile che non" che i locali ove viene esercitata l'attività possano costituire ambiente favorevole all'aggregazione di soggetti orbitanti in contesti malavitosi. Tali elementi indiziari possono consistere: nella frequentazione del locale da parte di soggetti "contigui alla consorteria mafiosa" operante sul territorio; nella riferibilità di fatto della gestione societaria a un soggetto già destinatario di un procedimento di revoca della licenza per analoghe ragioni di ordine e sicurezza pubblica; nell'accertata presenza, all'interno del locale e in una giornata di chiusura settimanale, di un esponente di vertice di una famiglia mafiosa, arrestato in flagranza di reato per violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. In tali ipotesi, il sindacato giurisdizionale deve essere limitato alla verifica della correttezza del procedimento e della congruità della motivazione, senza poter sindacare nel merito la valutazione prognostica dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2017

N. 01761/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00123/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 123 del 2013, proposto da:
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Giacomo Francesco Saccomanno, Roberto Saccomanno, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Calderazzo in Catanzaro, piazza Matteotti;

contro

Comune di Limbadi, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Giulio Ceravolo, con domicilio eletto presso il suo studio in Anoia Superiore, corso Vittorio Emanuele II, 27;
Prefetto di Vibo Valentia non costituito in giudizio;
Ministero dell'Interno, Comando Generale dei Carabinieri, in pe…

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