Il provvedimento giurisdizionale, anche se emesso in forma di ordinanza, che abbia contenuto sostanziale di sentenza, deve essere sottoscritto dal presidente e dall'estensore del collegio giudicante, a pena di nullità insanabile. Infatti, ai sensi dell'art. 132 c.p.c., la sottoscrizione del provvedimento da parte del solo presidente, senza che risulti che egli abbia anche la qualità di estensore, determina un vizio di nullità non sanabile, in quanto la firma del presidente e dell'estensore costituisce un requisito essenziale per la validità della pronuncia giurisdizionale emessa in composizione collegiale. Tale principio si applica anche ai provvedimenti che, pur avendo forma di ordinanza, abbiano contenuto sostanziale di sentenza, in quanto definiscono in modo definitivo i presupposti e le condizioni processuali della domanda giudiziale. La mancata sottoscrizione del provvedimento da parte dell'estensore, quando questi non coincida con il presidente, comporta pertanto la nullità insanabile dello stesso, a tutela del diritto di difesa delle parti e della corretta formazione della volontà del collegio giudicante.