Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2463 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:2463SENT

Massima

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Il rilascio di una licenza per l'attivazione e la gestione di un istituto di vigilanza privata può essere legittimamente negato dal Prefetto qualora emergano gravi irregolarità e violazioni di legge nella conduzione di un precedente istituto di vigilanza privata gestito dal medesimo richiedente, tali da far ritenere non affidabile la sua capacità di gestire correttamente la nuova attività autorizzata. Il Prefetto, nell'esercizio del suo potere discrezionale, può valutare che tali irregolarità, consistenti in omessa registrazione dei dipendenti, registrazione inferiore dell'orario di lavoro, omesso versamento dei contributi previdenziali, mancata concessione del riposo settimanale e superamento dei limiti massimi di orario di lavoro giornaliero, siano indicative di una gestione non corretta dell'attività autorizzata, la cui valenza sintomatica negativa non risulti eliminata da eventuali condotte successive di segno diverso. In tali casi, il diniego di rilascio della nuova licenza è legittimo in quanto fondato su un motivo di per sé sufficiente a sorreggerlo, rendendo irrilevanti le ulteriori censure dedotte dal ricorrente avverso gli altri elementi posti a base del provvedimento. Inoltre, la disparità di trattamento rispetto al rilascio di licenze ad altri operatori non può essere dedotta in presenza della peculiarità della situazione del richiedente, caratterizzata dalle gravi irregolarità riscontrate nella gestione di un precedente istituto di vigilanza.

Sentenza completa

N. 01635/2001
REG.RIC.

N. 02463/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01635/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1635 del 2001, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, giusta procura in calce al ricorso, dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio in Palermo, via Emilia, n. 23, è elettivamente domiciliato;

contro

1) Prefettura di Agrigento;
2) Questura di Palermo;
3) Ministero dell’Interno;
in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici, in via ((omissis)), n. 81, sono domiciliati per legge;

per l'annullamento

- del decreto n. 75 del 14 dicembre 2000, notificato il 7 …

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