Il certificato medico rilasciato da un medico di base, in quanto proveniente da un soggetto inserito nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e preposto alla tutela della salute pubblica, integra la nozione di atto pubblico, la cui falsificazione da parte del privato costituisce il reato di falsità materiale in atto pubblico, ai sensi degli artt. 476 e 483 c.p., a prescindere dalla presenza o meno di prescrizioni di farmaci. L'alterazione della data originaria del certificato, al fine di giustificare l'assenza dell'imputato dall'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, configura tale reato, essendo irrilevante l'assenza di testimoni diretti dell'alterazione, laddove la falsificazione risulti comunque provata in base agli elementi complessivi del quadro probatorio, senza che possano essere prospettati profili di contraddittorietà o incongruenza della motivazione.