Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54723 del 23 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54723PEN

Massima

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Il giudice può fondare l'applicazione di una misura cautelare personale sul contenuto delle intercettazioni telefoniche, anche se riportate in forma riassuntiva o compendiate in brogliacci, purché dia conto, nella motivazione, del proprio esame critico degli elementi probatori e delle ragioni per cui li ritiene idonei a supportare l'applicazione della misura. La motivazione deve essere congrua ed adeguata anche in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, senza che sia necessaria una valutazione analitica di ogni singolo elemento indiziario, essendo sufficiente che il giudice dia conto dell'iter logico-argomentativo seguito. Il mero richiamo alle risultanze investigative e alle richieste del pubblico ministero non integra una carenza motivazionale, purché il giudice abbia effettuato un autonomo esame critico del materiale probatorio. Inoltre, la mancata trascrizione integrale delle intercettazioni non determina la nullità del provvedimento, essendo sufficiente che il giudice dia conto del contenuto essenziale delle conversazioni captate. Infine, la genericità delle censure difensive, prive di rilievo, non inficia la validità della motivazione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 19/07/2016, del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'indagata, avv. (OMISSIS), il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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