Il silenzio serbato dall'amministrazione competente sulla domanda di valutazione di impatto ambientale (VIA) per la realizzazione di un impianto eolico è illegittimo, in quanto il termine di novanta giorni entro cui l'autorità deve rendere il giudizio di compatibilità ambientale decorre indipendentemente dall'assolvimento dell'obbligo relativo al contributo istruttorio da parte del richiedente. L'amministrazione ha pertanto l'obbligo di adottare una determinazione esplicita sulla predetta istanza entro trenta giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza che accerta l'illegittimità del silenzio, in applicazione dell'art. 2, comma 2, della legge n. 205/2000. Il mancato rispetto del termine di novanta giorni previsto dalla normativa per l'adozione del provvedimento finale sulla domanda di VIA comporta la formazione del silenzio-inadempimento, che può essere impugnato ai sensi dell'art. 21-bis della legge n. 1034/1971. L'amministrazione non può opporre l'incompletezza della domanda per il mancato pagamento delle spese istruttorie, in quanto tale circostanza può incidere solo sul decorso del termine di novanta giorni per l'adozione del provvedimento finale, ma non sull'obbligo di pronunciarsi espressamente sulla richiesta di VIA entro il predetto termine.