Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43818 del 22 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43818PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di un bene intestato a soggetto terzo rispetto all'indagato è legittimo quando, sulla base di elementi concreti e non di mera congettura, risulti che il bene si trovi nella disponibilità esclusiva dell'indagato, intesa come esercizio di poteri corrispondenti alla posizione dominicale, a prescindere dalla formale intestazione. La mancata decisione sull'appello cautelare entro il termine di venti giorni non comporta la perdita di efficacia del provvedimento, in quanto i relativi termini non sono perentori. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti emessi in sede cautelare reale è ammissibile solo per dedurre vizi di violazione di legge e non di motivazione, salvo che questa sia inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 11/16 del Tribunale di Monza del 18 maggio 2016;
letti gli atti di causa, ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FIMIANI Pasquale, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza resa in data 18 maggio 2016, il Tribunale di …

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