Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37002 del 6 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37002PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve considerare tutti gli elementi emersi nel procedimento, non in modo parcellizzato e avulso dal contesto probatorio generale, ma in una prospettiva unitaria e sistematica, verificando se essi, ricostruiti nel loro insieme e posti in reciproco rapporto, possano essere ordinati in una costruzione logica, armonica e consonante, che consenta di attingere la verità processuale del caso concreto. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato nelle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. Ai fini dell'attribuzione di una condotta partecipativa a un soggetto nell'ambito di un'associazione di tipo mafioso, il giudice può valorizzare un complesso di indizi, quali il riferimento a elementi identificativi della persona, i suoi precedenti penali, i suoi rapporti con altri soggetti coinvolti, le modalità e i luoghi di svolgimento dei contatti, anche se singolarmente considerati potrebbero apparire neutri o non decisivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/01/2016 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO sentita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
sentite le conclusioni del PG SALZANO Francesco che ha concluso per il rispetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27/01/2016, depositata il 09/03/2016, il Tribunale di Palermo, in accoglimento dell'appello del Pubblico Ministero, ha …

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