Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13299 del 29 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13299PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di reiterazione del reato ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere un'analisi logica e approfondita degli elementi probatori acquisiti, senza limitarsi ad accogliere acriticamente la versione dei fatti prospettata dalla persona offesa, ma verificandone la credibilità e la coerenza anche alla luce delle argomentazioni difensive. Tuttavia, tale sindacato non può spingersi fino a una rivalutazione delle risultanze istruttorie, che è preclusa al giudice di legittimità, il quale deve limitarsi a riscontrare l'assenza di vizi logici o di manifesta illogicità della motivazione adottata dal giudice di merito. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere valutato in concreto e con riferimento all'attualità della pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla sua personalità, dalle modalità della condotta e dal contesto socio-ambientale, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/09/2019 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOMASO EPIDENDIO, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), il quale insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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