Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16603 del 6 maggio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:16603PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso anomalo nel reato più grave, previsto dall'art. 116 c.p., sussiste quando: a) l'agente aderisce psichicamente a un reato concorsuale meno grave; b) un altro concorrente commette un reato diverso e più grave; c) esiste un nesso psicologico di prevedibilità tra la condotta dell'agente compartecipe e l'evento più grave concretamente verificatosi. Tale prevedibilità non richiede la rappresentazione esatta dell'evento, ma solo che esso possa considerarsi uno sviluppo logico della condotta voluta, sulla base delle regole di comune esperienza. Pertanto, il compartecipe risponde del reato più grave anche se non lo ha voluto direttamente, purché ne abbia previsto la possibile realizzazione in concreto.

Sentenza completa

Per la parte che ancora ci interessa, con sentenza 28.9.2000 il G.I.P. del Tribunale di Torino ha dichiarato M. L. colpevole del delitto di omicidio volontario in danno di P. G., nonché di numerosi altri delitti, e, riconosciuta la diminuente ex art. 116 co. 2 c.p., concesse le attenuanti generiche e l'attenuante di cui all'art. 8 l. 203/1991, ritenuta la continuazione tra tutti i reati, con la diminuente per il rito prescelto, lo ha condannato alla pena nella misura ritenuta di giustizia, oltre alle pene accessorie consequenziali.
A seguito di appello dell'imputato, che con l'unico motivo ha chiesto di essere assolto dal delitto di omicidio perché il fatto non costituisce reato, con sentenza 2.10.2001 la Corte di Assise di Appello di Torino ha confermato la suddetta decisione.
In motivazione la Corte di merito -dopo aver rilevato che dalla confessione resa dall'imputato era emerso che lo stesso aveva partecipato di persona al fatto delittuoso, indivi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.