Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 691 del 2024

ECLI:IT:TARUMB:2024:691SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio impartito da un'Amministrazione comunale in un provvedimento non impugnato dai suoi destinatari entro i termini di legge diviene definitivo e non può essere rimesso in discussione dall'Amministrazione stessa, la quale è tenuta a verificare l'adempimento dell'obbligo di demolizione e, in caso di inottemperanza, a procedere all'esecuzione in danno e all'attivazione della procedura di cui all'art. 41 del D.P.R. n. 380/2001, senza poter concedere ulteriori termini per l'adempimento. 2. L'ordine di "ripristino dello stato di legalità" impartito dall'Amministrazione comunale in relazione ad opere edilizie abusive non è conforme alle previsioni di legge, le quali impongono di ingiungere espressamente la rimozione o la demolizione delle opere stesse. 3. Quando un Tribunale Amministrativo Regionale, con sentenza definitiva, ha accertato il carattere abusivo di determinate opere edilizie, l'Amministrazione comunale è vincolata a tale accertamento e non può rimettere in discussione tale profilo, essendo tenuta a dare esecuzione alla sentenza mediante l'adozione dei provvedimenti necessari. 4. Qualora l'Amministrazione comunale non dia esecuzione a una sentenza definitiva che ha accertato l'abusività di opere edilizie, il Tribunale Amministrativo Regionale può disporre, ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. a), del Codice del Processo Amministrativo, i più opportuni provvedimenti del caso, ivi compresa la nomina di un commissario ad acta, al fine di garantire l'ottemperanza alla pronuncia giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/10/2024

N. 00691/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00883/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 883 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla signora ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Terni, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

dei signori ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) e di 3A Group S.r.l. e F.P. S.r.l., non costituiti in giudizio;

per l'ottemperanza

per quanto riguarda il ricorso introduttivo,

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