Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27392 del 13 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27392PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'accesso abusivo a sistemi informatici protetti da misure di sicurezza, con l'utilizzo di credenziali e password ottenute indebitamente, al fine di estrarre e cedere a terzi dietro compenso i dati ivi contenuti, integra il reato di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter c.p., aggravato dalla qualità di investigatore privato dell'agente e dall'interesse pubblico del sistema informatico violato. Tali condotte, se reiterate nonostante precedenti sequestri e indagini, possono giustificare l'applicazione di misure cautelari personali, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e del concreto pericolo di reiterazione del reato e di fuga dell'indagato, anche in ragione di precedenti specifici e della condotta elusiva tenuta nei confronti degli inquirenti. La tardiva iscrizione della notizia di reato non incide sulla utilizzabilità delle prove acquisite, in quanto il termine per le indagini preliminari decorre dalla data di effettiva iscrizione, senza che il giudice possa stabilire una diversa decorrenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. GI. LO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2805/2010 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 30/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Fausto di rigetto;

udito il difensore avv. FRATTALLONE Salvatore.

RITENUTO IN FATTO

1. Ru. Gi. fu attinto da misura cautela…

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