Il permesso di soggiorno per motivi di studio può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato entro il termine di 60 giorni dalla presentazione della relativa domanda, ai sensi dell'art. 5, comma 9, del d.lgs. 289/98. Il mancato rispetto di tale termine da parte dell'amministrazione procedente determina la formazione di un silenzio-inadempimento, avverso il quale il privato può esperire l'azione di cui agli artt. 31 e 117 del d.lgs. n. 104/2010 (codice del processo amministrativo), al fine di ottenere l'accertamento dell'illegittimità del silenzio e la condanna dell'amministrazione a provvedere entro un termine perentorio. Ciò anche nell'ipotesi in cui il ritardo sia dovuto a meri errori materiali del richiedente nell'utilizzo del modulo di domanda, purché la stessa sia stata correttamente integrata e perfezionata entro i termini previsti. L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento di conversione del permesso di soggiorno entro 60 giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza che accerta l'illegittimità del silenzio, con riserva di nomina di un commissario ad acta in caso di perdurante inerzia.