Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1912 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:1912SENB

Massima

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La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, quale atto endoprocedimentale privo di autonoma capacità lesiva, non è autonomamente impugnabile, essendo la lesione della sfera giuridica del destinatario imputabile esclusivamente all'atto conclusivo del procedimento. Pertanto, i vizi della comunicazione di avvio possono essere fatti valere soltanto in via derivata, mediante l'impugnazione del provvedimento finale, unico atto dotato di diretta ed autonoma portata pregiudizievole. Il ricorso avverso la sola comunicazione di avvio del procedimento si configura, dunque, come inammissibile, in quanto diretto avverso un atto privo di autonoma capacità lesiva.

Sentenza completa

N. 12749/2013
REG.RIC.

N. 01912/2014 REG.PROV.COLL.

N. 12749/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 12749 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), per il presente giudizio
ex lege
domiciliato presso la Segreteria di questo Tribunale, in Roma, via Flaminia n. 189;

contro

il Comune di Ardea, in persona del Sindaco p.t.;

per l'annullamento

- della comunicazione di avvio del procedimento amministrativo ex artt. 7 e 8 della legge 241/1990, diretto all’adozione del provvedimento di chiusura dell’attività di cui all’art. 22, commi 1, 2 e 6 del D.Lgs. 114/1998;

- nonché di ogni altro atto connesso, presupposto e conseguenziale.

…
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