Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43096 del 22 novembre 2007
ECLI:IT:CASS:2007:43096PEN
Massima
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La mancata tempestiva proposizione della richiesta di riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilità, anche in assenza di fatti sopravvenuti. Ciò in quanto la diversità della natura giuridica e la configurazione autonoma e distinta tra la revoca e il riesame portano ad escludere, in assenza di previsioni normative espresse, fenomeni di preclusione idonei a rendere inammissibile l'una in base al percorso scelto per l'altra. Nell'ordinamento processuale penale, diversamente che in quello civile, non è rinvenibile un principio generale di acquiescenza quale causa di inammissibilità della impugnazione, al di fuori dei casi espressamente previsti. Inoltre, la formulazione testuale dell'art. 321 c.p.p., comma 3, secondo cui il sequestro è immediatamente revocato quando risultino mancanti, anche per fatti sopravvenuti, le condizioni di applicabilità previste dal comma 1, non consente di sostenere che il legislatore abbia voluto attribuire la forza giustificativa di un provvedimento di revoca ai soli elementi di fatto sopravvenuti. Anche il richiamo in materia cautelare ai principi del giudicato in senso proprio appare fuorviante, poiché per i provvedimenti cautelari è più giusto parlare di preclusione processuale, che rende inammissibile la reiterazione di provvedimenti aventi il medesimo oggetto. L'effetto preclusivo deve essere ricondotto soltanto alla esistenza di un provvedimento decisorio non più impugnabile e non anche alla ipotesi di mancata attivazione degli strumenti processuali di controllo. In conclusione, il mancato esperimento del riesame impedisce, ai sensi dell'art. 99 disp. att. c.p.p., che possano tardivamente controllarsi soltanto i requisiti formali del provvedimento impositivo, ma non anche i requisiti sostanziali dello stesso.
Sentenza completa
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE QUINTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. NARDI Domenico - Presidente
Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere
Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere
Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere
Dott. FUMO Maurizio - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA/ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) PO. AL. N. IL (OMESSO);
2) PO. GE. N. IL (OMESSO);
3) PO. LU. N. IL (OMESSO);
4) PO. FI. N. IL (OMESSO);
avverso ORDINANZA del 19/04/2007 TRIB. LIBERTA' di CAMPOBASSO;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;
Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il di…
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