Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20488 del 17 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20488PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata nei confronti di un soggetto condannato per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, qualora risulti accertata la sua stabile permanenza nel contesto delinquenziale mafioso, anche in posizione di vertice, e la conseguente attualità della sua pericolosità sociale, nonostante le precedenti condanne e l'applicazione di misure di prevenzione. La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere disposta sui beni del proposto, anche se intestati a terzi, qualora, in assenza di una plausibile giustificazione della loro provenienza, risulti accertata la sproporzione tra il loro valore e i redditi leciti dichiarati, tale da far presumere che essi siano il frutto di attività illecite, in particolare di quelle connesse alla partecipazione all'associazione mafiosa. Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del proposto e la correlazione tra i beni e le attività delittuose, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi, senza limitarsi ad affermazioni generiche, ma motivando in modo analitico le proprie conclusioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 124/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 04/06/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto indicato in epigrafe, la Corte di appello di Palermo rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) e dalla interveniente (OMISSIS) avverso q…

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