Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26859 del 8 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26859PEN

Massima

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La costituzione di parte civile nel processo penale è un diritto immanente che non viene meno per il solo fatto che la parte civile non partecipi al giudizio di appello o non rassegni conclusioni scritte, in quanto il principio di immanenza di cui all'art. 76, comma 2, cod. proc. pen. garantisce la permanenza della parte civile in ogni stato e grado del processo. Pertanto, il giudice di appello, anche in caso di estinzione del reato per prescrizione, è tenuto a decidere sulla domanda di risarcimento del danno proposta dalla parte civile in primo grado, effettuando una "piena cognitio" sulla responsabilità dell'imputato, senza poter revocare implicitamente la costituzione di parte civile per la mancata partecipazione o presentazione di conclusioni scritte nel giudizio di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile Me.Pa. nato a B il (Omissis)
nel procedimento a carico di:
Ma.Pi. nato a L il (Omissis)
avverso la sentenza del 11/09/2023 del TRIBUNALE di LUCCA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore ((omissis)), la quale ha chiesto pronunciarsi l'annullamento della decisione impugnata con rinvio al giudice civile competente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 11 settembre 2023, il Tribunale di Lucca, in rif…

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