Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10387 del 15 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10387PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso una sentenza di appello è inammissibile quando i motivi proposti deducono l'illogicità della motivazione in maniera generica, senza precisare in modo specifico le ragioni in fatto e in diritto a sostegno delle censure mosse. La giurisprudenza di legittimità è costante nel ritenere inammissibili i ricorsi che violano l'obbligo di specificità imposto dall'art. 581 c.p.p., il quale richiede l'indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. La mancanza di specificità del motivo deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, intesa come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, dal momento che quest'ultima non può ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza cadere nel vizio di aspecificità che conduce all'inammissibilità dell'impugnazione ai sensi dell'art. 591 c.p.p., comma 1, lettera c). Inoltre, l'inammissibilità dei motivi proposti in diritto ed in fatto riverbera i suoi effetti anche sull'eventuale rilevabilità e dichiarazione delle cause di non punibilità, ivi compreso l'eventuale decorso del termine di prescrizione, in quanto l'inammissibilità del ricorso per cassazione conseguente alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare tali cause ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Infine, ai sensi degli artt. 616 e 592 c.p.p., il provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e, in caso di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, anche al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1423/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 04/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. D'((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il Difensore, Avv. Cetroni C…

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