Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36015 del 16 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36015PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può configurarsi anche in assenza di un previo accordo, quando il contributo agevolatore fornito dal concorrente, pur non essendo stato prestato con l'intento di agevolare l'attività dell'associazione criminale, sia stato consapevolmente prestato in favore di soggetti appartenenti a tale associazione e finalizzato alla realizzazione del reato. In tal caso, la consapevolezza del concorrente circa le finalità perseguite dal gruppo criminale, maturata progressivamente anche attraverso la percezione di elementi fattuali come la presenza di armi e le attività svolte dai partecipi, è sufficiente a integrare il dolo eventuale e a comunicare al concorrente la circostanza aggravante dell'aver agito al fine di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa, a prescindere dalla dimostrazione della condivisione di tale finalità. Pertanto, il contributo agevolatore prestato consapevolmente dal concorrente, pur non essendo stato inizialmente fornito con l'intento di agevolare l'associazione criminale, integra il concorso morale nel reato e la relativa circostanza aggravante, qualora il concorrente abbia acquisito la consapevolezza che il suo apporto fosse funzionale alla realizzazione del reato commesso nell'interesse e per conto dell'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/03/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi i difensori delle parti civili:
l'Avvocato (OMISSIS) si associa alle conclusioni del Procuratore Generale; deposita no…

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