Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9302 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9302SENT

Massima

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Il piano regolatore generale, nell'esercizio della discrezionalità amministrativa, può legittimamente prevedere la destinazione di aree a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, anche in assenza di una specifica motivazione, salvo il caso di affidamento qualificato dei proprietari. Tali previsioni hanno natura conformativa e non espropriativa, non comportando il diritto all'indennizzo, purché non determinino la totale inutilizzazione del bene. L'Amministrazione può, inoltre, legittimamente ricorrere a istituti perequativi e di cessione compensativa, purché non incidano su diritti edificatori pregressi e siano facoltativi per i privati, rientrando nell'ambito del potere conformativo del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2020

N. 09302/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05864/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5864 del 2008, proposto da
Gianni Eligio, rappresentato e difeso dagli avvocati Dario La Torre e Mario Lupi, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Lupi - La Torre in Roma, Lungotevere dei Mellini, 10;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Nicola Sabato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Lazio

per l'annullamento

delle deliberazioni della G.R. Lazio 8.02.2008 n.80 e del C.C. 12.02.2008 di ratifica dell’Accordo di Pianificazione sottoscritto il 6.02.2008 dal Sindaco di Roma e dal…

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