Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43361 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43361PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può sindacare esclusivamente la violazione di legge, essendo preclusa la censura relativa alla motivazione per illogicità manifesta, potendo unicamente denunciare il vizio di motivazione inesistente o meramente apparente. Pertanto, la valutazione della pericolosità sociale attuale del soggetto, fondata sull'esame degli elementi di prova relativi alla sua partecipazione a un sodalizio mafioso tuttora esistente, rientra nell'ambito del sindacato di legittimità solo ove la motivazione risulti del tutto assente o meramente apparente, non essendo deducibile come vizio di motivazione la dedotta sottovalutazione di argomenti difensivi che siano stati comunque presi in considerazione dal giudice o risultino assorbiti dalle argomentazioni poste a fondamento del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 29/01/2016 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO MOGINI;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso il decreto in epigrafe, che ha confermato quello del Tribunale di Reggio Calabria del 29.11.2014 con il quale gli era stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianz…

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