Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29920 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29920PEN

Massima

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Il diritto di querela per il reato di diffamazione a mezzo stampa può essere esercitato non solo dal soggetto direttamente nominato nell'articolo diffamatorio, ma anche da altri soggetti la cui reputazione sia stata lesa in modo indiretto dalla notizia pubblicata, qualora questa contenga espressioni idonee a far ritenere il loro coinvolgimento nell'illecito descritto. L'individuazione del legittimato passivo all'esercizio del diritto di querela deve essere effettuata sulla base di un'interpretazione oggettiva del contenuto dell'articolo, senza limitarsi alle sole intuizioni o congetture del giudice, ma tenendo conto di tutti gli elementi testuali che possano far ritenere lesa la reputazione di un determinato soggetto, anche se non direttamente menzionato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CR. GI. ;

nei confronti di:

- PA. SA. , n. il (OMESSO);

- TR. AN. , n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/02/2009 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di COSENZA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CALABRESE ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con l'impugnata sentenza il gup di Cosenza h…

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