Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25248 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25248PEN

Massima

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Il dolo nel delitto di tentato omicidio deve essere accertato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi oggettivi della condotta, i quali, per la loro non equivoca potenzialità semantica, siano idonei a esprimere il fine perseguito dall'agente. Ai fini dell'accertamento del dolo omicidiario, assume rilievo determinante l'idoneità dell'azione, da valutarsi in concreto sulla base di una prognosi ex post formulata con riferimento alla situazione che si presentava all'imputato al momento dell'azione, in base alle condizioni umanamente prevedibili del caso particolare. Pertanto, la derubricazione del fatto da tentato omicidio a lesioni volontarie aggravate è legittima quando, sulla base di una motivazione logica ed esente da vizi, il giudice di merito accerti che la condotta dell'imputato, pur essendo obiettivamente idonea a cagionare la morte della vittima, non fosse animata dalla volontà di uccidere, ma solo di ferire e punire i soggetti aggrediti. Il sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata è limitato alla verifica della sua effettività, assenza di manifesta illogicità e interna coerenza, senza che il giudice di cassazione possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla ricostruzione e interpretazione degli elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;

nei confronti di:

1) CI. MA. DO. , N. IL (OMESSO);

2) CI. PA. , N. IL (OMESSO);

3) CI. GI. , N. IL (OMESSO);

4) C. A. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 550/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 01/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/05/20…

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