ECLI:IT:CASS:2002:10094PEN
Con sentenza del 22.9.2001 la Corte d'Appello dell'Aquila confermava la sentenza emessa il 21.1.2000, dal Pretore dell'Aquila con la quale F. A. era stato condannato alla pena di anni uno e mesi uno di reclusione, ed al risarcimento danni a favore della parte civile, per i reati di cui agli articoli 488, 491 e 646 c.p., per essersi appropriato di tre assegni di lire 25.000.000, 95.000.000 e 22.000.000, dei quali il primo firmato in bianco e quindi arbitrariamente riempito, che gli erano stati consegnati anni prima, da P. L. per il pagamento dei fornitori.
Proponeva ricorso il F. eccependo con il primo motivo l'erronea contestazione dell'imputazione poiché, nonostante le precisazioni fatte in udienza dal P.M., non appariva sufficientemente chiaro dall'imputazione che per il reato di falso di cui agli articoli 488 e 491, si procedeva solo per l'assegno di 25.000.000, mentre il reato di appropriazione indebita era contestato per i quattro assegni.…
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