Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35946 del 16 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35946PEN

Massima

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Il reato di estorsione è integrato dalla minaccia di un danno ingiusto, anche con riferimento alla mancata restituzione di un bene, dai mali minacciati alla persona offesa e ai suoi familiari, e dalla conseguente costrizione della vittima ad effettuare i pagamenti richiesti. La valutazione della credibilità della parte offesa e l'esclusione di un diverso reato, come la truffa, rientrano nel merito della decisione, non sindacabile in sede di legittimità, purché la motivazione sia congrua ed esente da evidenti illogicità. Il giudice di merito può legittimamente ritenere che gli accordi transattivi intervenuti tra le parti non integrino l'intera riparazione del danno, in quanto riferiti anche a rapporti economici estranei al reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VA. JA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/05/2005 della CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. LO VOI Francesco che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito l'Avv. LUCIBELLO Giuseppe del Foro di Mi…

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