Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42593 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42593PEN

Massima

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Il delitto di minaccia si configura quando la condotta del soggetto attivo è idonea a incutere timore nel soggetto passivo, menomandone la sfera della libertà morale, a prescindere dalla concreta verificazione dell'evento dannoso prospettato. La minaccia, infatti, lede la libertà di autodeterminazione della vittima, indipendentemente dalla realizzazione del male minacciato, essendo sufficiente che il pericolo prospettato sia tale da suscitare un fondato timore nell'animo del destinatario. La configurabilità del reato di minaccia, pertanto, non richiede la prova dell'effettiva capacità del soggetto attivo di dare esecuzione alla minaccia, né la concreta possibilità di realizzazione del male prospettato, essendo invece necessario e sufficiente che la condotta sia oggettivamente idonea a incutere timore nella vittima, turbandone la serenità e la libertà di autodeterminazione. Il delitto di minaccia, infatti, lede il bene giuridico della libertà morale, indipendentemente dalla verificazione dell'evento dannoso prospettato, essendo sufficiente che il pericolo prospettato sia tale da suscitare un fondato timore nell'animo del destinatario della minaccia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/04/2017 del TRIBUNALE di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MOROSINI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSI…

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