Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1721 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:1721SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi presentati dal sig. Antonio Savo contro il Comune di Amalfi in materia di condono edilizio e di ordine di demolizione di opere abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive può essere legittimamente adottata da un funzionario comunale privo di qualifica dirigenziale, in quanto tale competenza rientra tra le funzioni attribuibili ai responsabili degli uffici o dei servizi, anche in deroga a diverse disposizioni, ai sensi dell'art. 109, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000. 2. L'amministrazione può legittimamente dichiarare l'improcedibilità di una domanda di condono edilizio qualora il richiedente non abbia prodotto, entro il termine assegnato, la documentazione integrativa richiesta, in applicazione del principio di leale collaborazione che impone di non tenere in sospeso indefinitamente il procedimento per carenze imputabili alla parte istante. 3. La mancata produzione, da parte del richiedente, della documentazione integrativa richiesta dall'amministrazione nell'ambito di un procedimento di condono edilizio, legittima il diniego del condono, anche in assenza di un termine tassativo previsto dalla legge per l'integrazione, purché il termine assegnato non sia manifestamente irragionevole. 4. In pendenza di una domanda di condono edilizio, è precluso al richiedente apportare modifiche allo stato dei luoghi, in quanto ciò comporterebbe la sostituzione dell'oggetto della richiesta di condono, con conseguente inammissibilità della domanda stessa. 5. Il diniego di condono edilizio per opere realizzate in zone soggette a vincoli paesaggistici o ambientali è legittimo, in quanto l'art. 32, comma 27, lett. d), del D.L. n. 269/2003 prevede espressamente tale causa ostativa al condono, a prescindere dalla distinzione tra vincoli apposti direttamente sugli immobili o su intere aree territoriali. 6. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce atto vincolato, per il quale non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, né una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, essendo sufficiente il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla normativa urbanistica e paesaggistica. 7. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001 per la mancata ottemperanza all'ordine di demolizione di opere abusive non comporta un'applicazione retroattiva della norma, in quanto la violazione rilevante è l'inadempimento dell'ordine di demolizione, avvenuto successivamente all'entrata in vigore della disposizione sanzionatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/10/2019

N. 01721/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00957/2011 REG.RIC.

N. 00806/2015 REG.RIC.

N. 01449/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 957 del 2011, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, corso ((omissis)), n. 143;

contro

Comune di Amalfi in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio,
ope legis
, presso la Segreteria del T.A.R. Campania – Salerno, in Salerno, Largo S. ((omissis)), n. 3;

sul ricorso numero di registro generale 806 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresent…

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