Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42012 del 15 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42012PEN

Massima

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Il tentativo di detenzione di sostanza stupefacente in ingente quantità, anche se l'evento non si è verificato per cause indipendenti dalla volontà dell'agente, integra il reato tentato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, con la conseguente applicabilità dell'aggravante di cui all'art. 80 del medesimo decreto, in quanto la disciplina del reato tentato coinvolge tutti gli aspetti della tipicità, compresi quelli inerenti alle circostanze. Pertanto, la configurabilità dell'aggravante prescinde dalla commerciabilità effettiva della sostanza stupefacente, essendo sufficiente la prova che, se l'operazione illecita di traffico di droga fosse riuscita, essa avrebbe riguardato un quantitativo ingente. Inoltre, il vizio logico della motivazione deducibile in sede di legittimità deve risultare dal testo della decisione impugnata e deve essere riscontrato tra le varie proposizioni inserite nella motivazione, senza alcuna possibilità di ricorrere al controllo delle risultanze processuali, essendo precluso al giudice di legittimità una "rilettura" degli elementi di fatto, il cui apprezzamento è riservato in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) WO. TO. BA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 671/2007 CORTE APPELLO di GENOVA, del 29/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. Kolakowska B., che insiste per l'accoglimento del ricorso.

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