Il provvedimento di cessazione immediata dell'attività di pubblico intrattenimento e ristorazione, adottato dal Sindaco per inosservanza delle prescrizioni relative alla sicurezza delle uscite, costituisce un atto di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di competenza del dirigente comunale, e non un'ordinanza contingibile e urgente di competenza del Sindaco. Ciò in quanto, in assenza di situazioni di eccezionale urgenza o di particolare gravità per l'ordine pubblico, la sanzione applicabile in caso di violazione delle prescrizioni relative alle uscite di sicurezza è la sospensione dell'attività autorizzata per il tempo necessario a uniformarsi alle prescrizioni violate e comunque per un periodo non superiore a tre mesi, e non la cessazione immediata dell'attività. Pertanto, l'adozione di un provvedimento di cessazione immediata dell'attività, in assenza dei presupposti di urgenza e gravità, eccede la competenza del Sindaco e rientra invece nella sfera di attribuzioni del dirigente comunale, in quanto atto di gestione riconducibile all'ampio genus degli atti di "gestione amministrativa, finanziaria e tecnica" di cui all'art. 107, comma 3, lett. f), d.lgs. 267/2000.