Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 216 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:216SENT

Massima

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Il decreto di esproprio, in quanto atto conclusivo del procedimento espropriativo, è dotato di una propria autonomia e realizza il definitivo trasferimento del titolo di godimento dei beni espropriati, sicché la mancata impugnazione di tale provvedimento determina l'improcedibilità del ricorso avverso il precedente decreto di occupazione d'urgenza. Inoltre, la domanda risarcitoria proposta per la prima volta con semplice memoria depositata in giudizio, senza essere stata previamente notificata alla controparte, deve essere dichiarata inammissibile, in quanto la giurisprudenza costante richiede che tale domanda sia avanzata con atto notificato. Pertanto, il ricorso è dichiarato in parte improcedibile, in relazione alla domanda di annullamento, e in parte inammissibile, per quanto concerne la domanda risarcitoria, con condanna della parte ricorrente alle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 00493/2005
REG.RIC.

N. 00216/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00493/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 493 del 2005, proposto da:
Villa Friedenberg s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia-Mestre, corso del Popolo, 70;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio in Venezia, S. Marco, 4091;

per l’annullamento

- del provvedimento del Comune di Venezia n. 368 del 23 dicembre 2004, con oggetto
“Realizzazione di una…

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