Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9245 del 1 marzo 2004

ECLI:IT:CASS:2004:9245PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 cod. proc. pen. prevede che il giudice di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, sono tenuti a decidere sull'impugnazione agli effetti delle disposizioni dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili; al fine di tale decisione tutti i motivi di impugnazione proposti dall'imputato devono essere esaminati compiutamente, non potendosi trovare conferma della condanna, anche solo generica, al risarcimento del danno dalla mancanza di prova della innocenza degli imputati secondo quanto previsto dall'art. 129, secondo comma, cod. proc. pen.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso proposto da: Ro. Ta. In. BCI quale responsabile civile avverso la sentenza della Corte d'appello di Venezia in data 25 ottobre 2002 con la quale, in parziale riforma della sentenza del 9 marzo 1995 del pretore di Padova, ha dichiarato di n. d.p. nei confronti dell'appellante Ro. Ta. per essere il reato ascritto estinto per intervenuta prescrizione, confermando le statuizioni e i capi concernenti gli interessi civili anche nei confronti del responsabile civile In. BCI. Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso, Udita la relazione fatta dal ((omissis)); Sentite le conclusioni del Procuratore Generale che ha concluso per l'accoglimento…

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