La nomina di un componente del seggio elettorale che abbia un rapporto di parentela con un candidato alle elezioni non comporta di per sé la nullità delle operazioni elettorali, in assenza di una espressa previsione normativa che commini tale sanzione. Il componente del seggio, infatti, non gode di alcuna discrezionalità nell'espletamento dei suoi compiti, essendo tenuto ad attenersi a criteri oggettivi e rigidamente predeterminati dalla legge, la cui violazione è sanzionata penalmente. Pertanto, l'irregolarità della nomina di uno scrutatore non determina alcun vizio delle operazioni elettorali, non essendo prevista dalla legge la nullità come conseguenza di tale irregolarità. Il principio di tassatività delle nullità processuali, sancito dagli articoli 156 e 157 c.p.c., impone di non pronunciare la nullità di un atto in assenza di una espressa previsione normativa, anche in considerazione della natura giurisdizionale del procedimento elettorale dinanzi alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie.