Consiglio di Stato sentenza n. 858 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:858SENT

Massima

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La determinazione dell'indennità definitiva di espropriazione, pur essendo rimessa alla Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell'art. 21, comma 15, del d.P.R. n. 327/2001, configura una posizione di diritto soggettivo del proprietario espropriato, la cui tutela è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario ai sensi dell'art. 54 del medesimo d.P.R. e dell'art. 29 del d.lgs. n. 150/2011. Pertanto, il rimedio del silenzio-inadempimento di cui agli artt. 31 e 117 del codice del processo amministrativo non è esperibile in relazione alla mancata determinazione della indennità da parte della Commissione, in quanto tale controversia rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella del giudice amministrativo. Il giudice amministrativo, in assenza di giurisdizione sul rapporto sostanziale, non può conoscere della pretesa del privato né nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento di determinazione dell'indennità, in quanto ciò comporterebbe un'indebita ingerenza nella sfera di attribuzioni del giudice ordinario.

Sentenza completa

N. 06826/2015
REG.RIC.

N. 00858/2016REG.PROV.COLL.

N. 06826/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 6826 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, Via degli Avignonesi, n. 5;

contro

Comune di Acerra, in persona del legale rappresentante in carica rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), n. 20;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. della CAMPANIA, Sez. V, n. 03363/2015, con cui il giudice amministrativo ha declinato la giurisdizione - silenzio serbato dall'amministrazione sulla determinazione del…

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