Il Questore può revocare la licenza rilasciata ai sensi dell'art. 88 del T.U.L.P.S. anche per violazioni di norme diverse da quelle poste a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, purché tali violazioni siano rilevanti ai fini dell'accertamento dell'abuso nell'utilizzo dell'autorizzazione. In particolare, la reiterata inosservanza degli orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco lecito con vincita in denaro, imposti dal Comune nell'esercizio della sua competenza in materia di tutela della salute e del benessere psico-fisico dei cittadini, nonché il mancato assolvimento dell'obbligo di frequentare corsi di formazione per il contrasto alla ludopatia, possono integrare gli estremi per la revoca della licenza da parte del Questore, in quanto sintomatici di un uso distorto e abusivo dell'autorizzazione. Inoltre, il Questore può legittimamente revocare la licenza anche in presenza di una sola violazione, qualora questa sia particolarmente grave, come nel caso in cui sia stata riscontrata la gestione dell'attività da parte di una persona diversa dal titolare e non in regola con le norme sul soggiorno nel territorio nazionale. Il potere di revoca, pur discrezionale, deve essere adeguatamente motivato, ma non richiede necessariamente l'accertamento definitivo di condotte penalmente rilevanti, essendo sufficiente la valutazione di irregolarità gravi e reiterate nell'utilizzo dell'autorizzazione, senza che ciò integri un bis in idem rispetto a precedenti sanzioni più lievi.