La realizzazione di una pergola, quale struttura leggera aperta nella parte superiore e finalizzata all'ombreggiamento di un fabbricato abitativo legittimamente esistente in zona di particolare pregio naturalistico e paesaggistico, rientra tra gli interventi di edilizia libera ai sensi dell'art. 15, comma 1, lett. f) della L.R. n. 23/1985, non essendo in contrasto con la normativa urbanistica ed edilizia, in particolare con l'art. 14 delle NTA del PDF vigente, che consente interventi di ristrutturazione e consolidamento degli edifici esistenti senza aumento di volume e modifica delle sagome, nonché la realizzazione di opere accessorie e di sistemazione esterna che non comportino creazione di nuovi volumi e non modifichino l'andamento naturale del terreno. La valutazione negativa espressa dall'amministrazione comunale, sia per il profilo edilizio che paesaggistico, si configura pertanto come illegittima, in considerazione della particolare tipologia costruttiva della pergola, di oggettivo minimo impatto, posta al servizio di un piccolo fabbricato legittimamente restaurato e destinato a uso residenziale. Né può essere considerata impeditiva la precedente decisione assunta in sede di autorizzazione al restauro dell'immobile, in riferimento alla irrealizzabilità della veranda, atteso che la nuova richiesta di autorizzazione alla realizzazione della pertinenza è maturata a seguito delle esigenze affiorate dopo il concreto utilizzo della struttura residenziale recuperata. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a definire in modo favorevole l'istanza presentata dal proprietario per la realizzazione della pergola.