Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47895 del 11 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47895PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può ritenersi sussistente e attuale anche in assenza di nuovi elementi concreti, qualora il soggetto abbia commesso reati di rilevante gravità durante una precedente misura cautelare meno afflittiva. In tali casi, il giudice può legittimamente ritenere che le esigenze cautelari permangano nel tempo, senza necessità di una nuova valutazione approfondita, a meno che la difesa non prospetti elementi specifici di segno contrario. La valutazione dell'attualità del pericolo di recidiva deve pertanto fondarsi sulla gravità dei reati commessi e sulla condotta tenuta dal soggetto durante la pregressa misura cautelare, senza che sia necessario un riesame completo della situazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 652/2015 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 01/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;
sentite le conclusioni del PG Dott. DI NARDO Marilia, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre per cassazione (OMISSIS) avverso il provvedimento del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che in data 1.3.2016 ha confermato le ordinanze del GUP che avevano …

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