Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14369 del 16 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14369PEN

Massima

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Il diritto di critica e di espressione del pensiero, anche aspro e polemico, nei confronti di pubblici ufficiali o di soggetti che svolgono funzioni pubbliche, trova il suo limite nel divieto di proferire espressioni ingiuriose, offensive e gratuitamente lesive della dignità e dell'onore altrui, non giustificate da un interesse pubblico o da un legittimo esercizio del diritto di critica. Pertanto, il reato di ingiuria è configurabile quando le espressioni utilizzate, anche se riferite a soggetti che svolgono funzioni pubbliche, travalicano i limiti del diritto di critica e di manifestazione del pensiero, assumendo carattere gratuito, offensivo e lesivo della dignità e dell'onore altrui, senza che ricorrano esigenze di interesse pubblico o di legittimo esercizio di un diritto. L'attenuante della provocazione può essere riconosciuta solo quando l'ingiuria sia stata determinata da un precedente fatto ingiusto della persona offesa, tale da provocare un'immediata reazione d'ira, mentre non è sufficiente la mera reciprocità di espressioni offensive tra le parti. Inoltre, la responsabilità penale per il reato di ingiuria può essere affermata sulla base della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, corroborate da riscontri testimoniali, senza che sia necessaria una prova diretta e univoca dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza dell'01/03/2011 del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Sante Spinaci, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

uditi il difensore della parte civile Avv. (OMISSIS), che ha concluso p…

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