Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 853 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:853SENT

Massima

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Il proprietario di un bene immobile sottoposto a vincolo storico-architettonico ha l'obbligo di provvedere alla sua costante e diligente manutenzione, al fine di preservarne l'integrità e il valore culturale. Qualora il proprietario ometta tale dovere di cura, l'autorità competente, in particolare la Soprintendenza ai beni culturali, può legittimamente ordinare l'esecuzione di interventi di consolidamento e restauro, nonché disporre la cessazione di ogni utilizzo dannoso o incompatibile con il vincolo, anche in via cautelare e di somma urgenza, al fine di scongiurare ulteriori deterioramenti del bene. Tale potere della Soprintendenza non è limitato ai soli casi espressamente previsti dalla legge, ma si estende a tutte le misure necessarie per la tutela del patrimonio culturale sottoposto alla sua vigilanza tecnica, rientrando tra le funzioni di competenza della dirigenza ministeriale periferica e non tra quelle di indirizzo politico. L'omessa indicazione nell'atto del termine e dell'autorità cui ricorrere non inficia la legittimità del provvedimento, qualora il destinatario abbia comunque potuto adeguatamente difendersi nel successivo giudizio. Inoltre, l'eventuale precedente esecuzione di lavori di restauro da parte della Soprintendenza non esclude la responsabilità del proprietario per i successivi danni e deterioramenti del bene, qualora non sia dimostrata l'esclusiva imputabilità di tali eventi ai lavori eseguiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO SEZ. II ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 7801/98, proposto dalla sig. Si. Le. Al., rappresentata e difesa dall'avv. Gi. Pi. jr. ed elettivamente domiciliata in Ro., alla via Ar. n. (...), presso lo studio dell'avv. Le.; CONTRO la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, in persona del sig. Presidente pro tempore, nonché il MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, il MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE ed il DIPARTIMENTO PER LA FUNZIONE PUBBLICA, in persona dei rispettivi sigg. Ministri pro tempore e la SOPRINTENDENZA AI BB.AA.AA.SS. di Ca., in persona del Soprintendente pro tempore, tutti rappresentati e difesi ope legis dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici si domiciliano in Ro., alla via De. Po. n. (...); PER L'ANNULLAMENTO della nota prot. n. 13170 dell'11 novembre 1995, comunicata il successivo giorno 30, con cui la Sopr…

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