Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32798 del 22 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32798PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta nei confronti di un soggetto indagato per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416-bis.1 c.p.), qualora sussistano gravi indizi di colpevolezza in relazione al suo ruolo di dirigente-organizzatore dell'associazione, finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti, tra cui l'esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la dichiarazione infedele dei redditi e dell'IVA, la truffa aggravata ai danni dello Stato, il riciclaggio, l'autoriciclaggio e il reimpiego di proventi illeciti, con l'aggravante di aver agito per agevolare le attività della 'ndrangheta. Tuttavia, il provvedimento cautelare può essere successivamente sostituito con una misura meno gravosa, qualora vengano meno i presupposti per il mantenimento della custodia in carcere. In tali casi, la rinuncia all'impugnazione del provvedimento cautelare non comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse dovuta a circostanze non imputabili al ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. APRILE Erco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/12/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribunale di Reggio …

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