Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9188 del 8 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9188PEN

Massima

Massima ufficiale
È compatibile con l'ufficio di testimone, in quanto non assume in nessun momento procedimentale la posizione di indagato di reato connesso o collegato, l'agente di polizia che - in esecuzione dell'ordine di servizio di inserirsi in un traffico illecito di sostanze stupefacenti - contatti i venditori, simuli di voler acquistare una quantità di droga e si rechi sul posto convenuto per la consegna di essa - pur in ipotesi di inapplicabilità dell'art. 97 d.P.R. n. 309 del 1990 per carenza dei requisiti soggettivi ivi previsti -, attività tutte scriminate dall'adempimento di un dovere. (Fattispecie nella quale è stata esclusa l'incompatibilità con l'ufficio di testimone a carico di un vicebrigadiere che si era limitato ad acquistare la sostanza stupefacente offertagli da uno spacciatore, senza indurlo a ciò con attività di provocazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo Sebastiano - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ES. TO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 8275/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. D'ISA Claudio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

ES. TO. ricorre in cassazione avve…

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