Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26783 del 25 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26783PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della decisione di merito, afferma che: La violazione dell'art. 192 c.p.p., comma 3, non può essere dedotta né come violazione di legge ai sensi dell'art. 606 c.p.p., comma 1, lett. b), né ai sensi dell'art. 606 c.p.p., comma 1, lett. c), in quanto tale disposizione non è sanzionata a pena di nullità, inutilizzabilità, inammissibilità o decadenza; pertanto, la dedotta violazione può essere fatta valere soltanto nei limiti indicati dalla lett. e) dello stesso art. 606 c.p.p., ossia come mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, quando il vizio risulti dal testo del provvedimento impugnato ovvero da altri atti specificamente indicati nei motivi di gravame. Inoltre, in tema di ricorso per cassazione, deve ritenersi inammissibile il motivo in cui si deduca la violazione dell'art. 192 c.p.p., anche se in relazione agli artt. 125 c.p.p. e 546 c.p.p., comma 1, lett. e), per censurare l'omessa o erronea valutazione di ogni elemento di prova acquisito o acquisibile, in una prospettiva atomistica ed indipendentemente da un raffronto con il complessivo quadro istruttorio, in quanto i limiti all'ammissibilità delle doglianze connesse alla motivazione, fissati specificamente dall'art. 606 c.p.p., comma 1, lett. e), non possono essere superati ricorrendo al motivo di cui all'art. 606 c.p.p., comma 1, lett. c). Infine, il ricorso per cassazione deve rispettare il requisito della specificità dei motivi, per cui il ricorrente ha non soltanto l'onere di dedurre le censure su uno o più punti determinati della decisione impugnata, ma anche quello di indicare gli elementi che sono alla base delle proprie lagnanze; in caso contrario, il motivo è generico e manifestamente infondato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentata ed assistita dall'avv. (OMISSIS), d'ufficio,
avverso la sentenza della Corte di appello di Milano, quarta sezione penale, n. 2010/2018, in data 15/11/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Pellegrino Andrea;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Dr. Locatelli Giuseppe, che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissibilita' del rico…

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