ECLI:IT:CASS:2002:20472PEN
FATTO E DIRITTO
L'adita Corte di appello ha ribadito la condanna di A. G. (legale rappresentante della società "Radio Isarco s.a.s.") alla pena di giustizia (sentenza del Tribunale di Brescia del 18 febbraio 1999) per il reato di diffamazione in danno del dott. B. B., sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano, contestato come commesso, nell'intervista rilasciata al "Mattino dell'Alto Adige del 4 novembre 1995, con espressioni riguardanti la richiesta del sequestro preventivo (disposto dal G.I.P. competente) delle attrezzature di radiodiffusione delle esecuzioni musicali ("è un provvedimento inaudito... non solo ci è stato impedito ingiustamente di trasmettere musica ma addirittura è stata chiusa una testata giornalistica perché Radio Isarco è una testata registrata presso il Tribunale di Bolzano... e in nessun paese democratico è possibile che un sostituto procuratore si alzi la mattina e chiuda una testata giornalis…
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