Il mancato integrale adempimento, entro il termine perentorio di tre mesi, della richiesta di documentazione integrativa formulata dal Comune ai fini del procedimento di condono edilizio comporta l'improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione in sanatoria, in applicazione dell'art. 39, comma 4, della legge n. 724/1994. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il rispetto del termine perentorio per la presentazione della documentazione integrativa richiesta dall'amministrazione comunale costituisce un presupposto essenziale per la procedibilità della domanda di condono edilizio, la cui mancata osservanza determina l'improcedibilità della stessa e il conseguente diniego della concessione in sanatoria. La massima valorizza l'importanza del rispetto dei termini procedimentali stabiliti dalla legge, quale condizione necessaria per l'accoglimento della richiesta di condono, a prescindere dalla valutazione nel merito della legittimità delle opere abusive realizzate. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, con riferimento alle norme di legge applicabili e all'istituto del condono edilizio, evitando riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali non essenziali. La formulazione al presente indicativo rende la massima applicabile a fattispecie analoghe, indipendentemente dalle circostanze del caso concreto.