Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 314 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:314SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma il seguente principio di diritto: La realizzazione di un soppalco, comportando un innegabile incremento della superficie calpestabile e quindi un ulteriore possibile carico urbanistico, necessita del permesso di costruire, anche qualora i lavori siano stati eseguiti in conformità ad una precedente denuncia di inizio attività (DIA). Pertanto, l'Amministrazione comunale, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza del prescritto titolo abilitativo, ha l'obbligo di disporne la demolizione, senza dover preventivamente valutare la sanabilità delle stesse. Tale obbligo di demolizione permane anche qualora la rimozione dell'abuso possa comportare un pregiudizio per la parte dell'opera realizzata in conformità, in quanto la facoltà di applicare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione è prevista solo per gli interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire, non per quelli eseguiti in totale assenza di titolo. Inoltre, l'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento di demolizione, in quanto trattasi di un atto vincolato il cui contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso anche in presenza di tale comunicazione. Infine, la legittimazione passiva dell'ordinanza di demolizione ricade sul soggetto che ha presentato la DIA, anche qualora in un momento successivo abbia ceduto la proprietà dell'immobile a terzi.

Sentenza completa

N. 03828/2008
REG.RIC.

N. 00314/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03828/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3828 del 2008, proposto da:
Miccio Giovanni, rappresentato e difeso dall’avv. Daniele Arturo, elettivamente domiciliato in Napoli alla Calata S. Marco n. 4 presso lo studio Angelone - Caputo

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv.ti Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Carpentieri Eleonora, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci e Raffaele Romano, giusta procura in atti ed elettivamente domiciliato in Napoli, P.zza Muni…

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