Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8754 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:8754SENT

Massima

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Il diniego di visto di ingresso per lavoro subordinato stagionale è legittimo quando l'interessato non sia in grado di fornire informazioni attendibili in ordine all'effettivo luogo di lavoro, alla persona del datore di lavoro e al tipo di lavoro da svolgere, in quanto tali circostanze, emerse anche dal colloquio con l'amministrazione, sono indicative della non veridicità del rapporto di lavoro prospettato e del rischio di immigrazione illegale. L'amministrazione non è tenuta a comunicare i motivi ostativi all'interessato quando la correttezza sostanziale del provvedimento di diniego privi la parte ricorrente dell'interesse all'applicazione di tale formalità procedimentale, in assenza di ulteriori e specifici apporti collaborativi in grado di influire sulla decisione. Il diniego di visto, fondato sulla mancata conoscenza da parte dell'interessato di elementi essenziali del futuro rapporto di lavoro, non integra un vizio di motivazione, atteso che l'amministrazione ha adeguatamente esplicitato le ragioni della propria determinazione negativa. La mancata conoscenza di tali elementi da parte del lavoratore, anche in considerazione delle mansioni da svolgere, non può essere giustificata dalla temporalità della procedura o dalla scarsa acculturazione del soggetto, in quanto non risulta verosimile che un individuo in procinto di emigrare per motivi di lavoro non sia a conoscenza nemmeno a grandi linee del tipo di attività lavorativa e delle caratteristiche del datore di lavoro.

Sentenza completa

N. 04653/2013
REG.RIC.

N. 08754/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04653/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4653 del 2013, proposto da:
((omissis)) s.n.c. di ((omissis)) e ((omissis)), in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentata e difesa dall’avv. Vesselina Panova, presso il cui studio in Roma, Via Ximenes n. 3, ha eletto domicilio;

contro

Ministero degli affari esteri, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, è domiciliato; Ambasciata d’Italia a Colombo (Sri Lanka);

per l'annullamento

del diniego di visto d’ingresso per lavoro subordinato emesso dall’Ambasciata d…

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