Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44031 del 25 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:44031PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La recidiva specifica, ai sensi dell'art. 99 c.p., commi 2 e 4, influisce sulla determinazione del termine massimo di prescrizione, anche in presenza di atti interruttivi, in quanto costituisce una causa di prolungamento diacronico della pretesa punitiva dello Stato. Pertanto, il termine di prescrizione del reato va calcolato tenendo conto dell'aumento di pena derivante dalla recidiva specifica, ai sensi dell'art. 63, comma 4, c.p., in concorso con altre circostanze aggravanti ad effetto speciale. Tale interpretazione non contrasta con il principio del ne bis in idem, in quanto la prescrizione, pur eliminando la punibilità del reato, non rientra nell'ambito di applicazione di tale principio, il quale vieta soltanto il doppio giudizio per gli stessi fatti. Inoltre, l'aumento di pena per la recidiva specifica presuppone un accertamento della concreta significatività del nuovo episodio criminoso in rapporto alla natura e al tempo di commissione dei precedenti, il che giustifica il prolungamento del termine di prescrizione, in quanto l'interesse dello Stato a perseguire tali delitti risulta maggiormente pregnante e perdurante nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossell - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI VENEZIA;
avverso la sentenza della Corte di Appello di Venezia emessa in data 22/12/2014;
nel processo nei confronti di:
(OMISSIS) e (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza;

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